Dimmi una cosa, quanto spesso racconti chi sei alle persone per cui lavori o a cui vendi i tuoi prodotti?
E perché mai dovrei? – mi chiederai tu – Cosa interessa alle persone cosa faccio nella mia vita privata o qual è la mia storia personale?
Ci sono molte probabilità che gli interessi, ti rispondo io.. e se mi segui ti spiego perché.
Siamo tutti “aziende top del settore”?
Croce e delizia del nostro tempo, il web ha permesso a tutti noi di “andare online” e promuoverci senza troppi intermediari.
Una volta la pubblicità era appannaggio dei media tradizionali e per i professionisti c’erano le Pagine Gialle (te le ricordi?).
Da quando Internet consente (e obbliga) tutti a comunicare, siamo immersi in un enorme mercato virtuale dove la potenziale visibilità è altissima – ma altrettanto è la competizione.
Guardati intorno: sono tutti “aziende top del settore” e “ottimi professionisti” che offrono prodotti e servizi identici.. come orientare la scelta del mercato se non c’è nulla che distingue un’offerta da un’altra?
Non sei mai fregato veramente fino a che hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.
– Danny Boodman T.D. Lemon Novecento –
A cosa serve lo STORYTELLING
Il Personal Storytelling, diventato tanto popolare negli ultimi anni, si basa proprio su questo concetto: se sei capace di raccontare una buona storia di te, allora puoi aver successo.
🤔 Pensaci:
Se invece di essere estremamente professionale, o una grande azienda con il massimo dell’esperienza, sei anche una persona con un percorso, un insieme di esperienze, con passioni e hobby che influenzano il tuo lavoro, allora vedrai che le persone lì fuori possono ricordarsi di te proprio perché riescono a immedesimarsi, simpatizzare, sentirsi più vicini.
Non ho dubbi che tu abbia scelto spesso persone e aziende non solo per il loro prodotto ma anche perché, in qualche modo, la conoscenza di qualche loro peculiarità ti abbia incuriosito o abbia destato in te una sorta di simpatia o ammirazione.
E come si fa a raccontare di sè per distinguersi sul mercato?
Qui arriviamo alla SFIDA.
Non è ovviamente questione di dire alla gente quando siamo nati e che studi abbiamo fatto, o che siamo dei campioni a ping pong o delle schiappe a biliardino (come nel mio caso :P).
La storia che dovremmo raccontare deve mirare a sottolineare i valori della nostra identità professionale.
🧁 Se sei un pasticcere e ami sopra ogni cosa la crema chantilly, sapere quando ti è nata questa passione e raccontare tutti i particolari di come questa vocazione ti ha spinto a realizzare le torte con crema chantilly più deliziose della città può essere un ottimo modo per far venire l’acquolina in bocca a tutti.
👨💼 Se fai l’avvocato e mi narri l’emozione della prima volta che hai vinto una causa in cui difendevi qualcuno, muoverai in me un forte interesse se ho bisogno del tuo servizio.
Prova a fare questo esercizio per raccontare agli altri chi sei:
1. Individua una qualità innegabile di te nel lavoro che svolgi (e che ti consente di essere davvero speciale nel farlo)
2. Cerca di ricordare quando questa qualità si è resa evidente nella tua storia personale (è successo affrontando una sfida? Hai avuto un’illuminazione? Sei così da quando eri piccolo/a?)
3. Raccontala sul tuo blog, nella tua newsletter, sui tuoi social o a voce a qualcuno interessato al tuo lavoro. Fallo dettagliandone i particolari, soprattutto quelli emotivi e sensoriali.
4. Condividi sotto questo post il tuo contenuto e facci sapere come è andata. 😉
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