Piano editoriale social: istruzioni per l’uso!

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Di che si parla:

“Oddio, e adesso, cosa scrivo?”

Non c’è anima viva, studente, scrittore, impiegato, imprenditore che non sia passato dalla porta del terrore, nota come “la pagina bianca”.

Ed oggi più che mai, continua ad assillare tutti coloro che si occupano di comunicazione dall’online all’offline. Cosa scrivere, però, è una domanda superficiale per chi deve tradurre o trasmettere un messaggio. La vera domanda è come fare, come organizzare, come rendere efficiente la programmazione dei contenuti rispetto alla piattaforma che useremo. La scrittura di un post sulla terribile pagina bianca è solo l’atto finale di una strategia pensata a monte: ecco perché dobbiamo mantenere la calma dal primo all’ultimo tassello del puzzle.

Cosa è un piano editoriale social?

Un piano editoriale è un documento che contiene tutti gli argomenti, le intenzioni, gli obiettivi e i contenuti – scelti da soli o con l’aiuto di un social media manager – relativi alla comunicazione del Brand sui Social Media. Aiuta a non trovarsi impreparati e a sapere esattamente cosa vogliamo comunicare, cosa stiamo raccontando di noi e della nostra attività, quali valori desideriamo far conoscere.

Ogni piano editoriale è poi associato a un calendario editoriale che scandisce, a seconda delle proprie esigenze, la cadenza dei post durante la settimana.

Le basi del piano editoriale sono:

  • creare i contenuti (non sempre da zero)
  • raccontare la vostra attività
  • parlare al vostro pubblico intercettando problemi, desideri, bisogni
  • organizzare e curare la presenza sui Social.

Nelle nostre relazioni con i clienti partiamo dalla definizione della strategia: ascoltiamo la tua storia, studiamo il mercato e i competitor, dichiariamo gli obiettivi, scegliamo i canali e l’identità del tuo pubblico.

piano editoriale social

Quindi, come fare il piano editoriale?

Definiamo gli obiettivi chiari e misurabili per monitorare le attività nel tempo. Un brand o un personal brand ha diversi obiettivi di comunicazione, tra i quali:

  • la notorietà del brand
  • il coinvolgimento degli utenti
  • le conversioni: gli utenti che si trasformano in clienti.

Poi stabiliamo le tempistiche: non è detto che pubblicare un post al giorno sia la panacea di tutti i mali. L’incessantismo non è la ricetta giusta se non si hanno le risorse e il tempo: le persone ti seguono per la qualità non per la quantità.

Seguirà la definizione dell’audience: il tuo pubblico.

A chi ti rivolgi? Qual è l’età del tuo cliente? Dove vive? Quale lavoro svolge? E tante altre domande che ci aiuteranno a individuare una persona tipo. 

Studio dei competitors: l’erba del vicino è davvero sempre più verde?

Attrezziamoci di binocoli, penna e taccuino per studiare che tipo di contenuti e su quali piattaforme proliferano i nostri competitors. Anche da qui, avremo una serie di dati su cui creare il piano editoriale.

Dove pubblicare? Stabiliamo insieme i canali anche in relazione alle risorse disponibili.

Piano editoriale social: facciamo un esempio!

Con una strategia a monte, trovare dei contenuti è più semplice.

Se i clienti hanno un loro sito web, hanno già materiale a sufficienza dal quale partire altrimenti il materiale verrà fuori durante gli incontri con i Social Media Manager.

I contenuti che immaginiamo seguono queste rotte:

  • Informare
  • Ispirare
  • Educare
  • Dialogare
  • Autopromuoversi.

Come vedi i Social Media non sono le piazze dei mercati cittadini, bensì conversazioni, dialoghi con persone in carne e ossa. L’80% di questi contenuti sono incentrati sul racconto di sé e dell’attività: il 20% sull’autopromozione, perché dobbiamo anche vendere.

Partiamo da un nostro cliente che non aveva mai fatto un piano editoriale, un laboratorio di cosmesi naturale.

Iniziamo dai prodotti, ad esempio, per:

  • informare riguardo i benefici e gli ingredienti
  • educare riguardo le etichette e come comprenderle
  • ispirare su come vengono realizzati i prodotti
  • dialogare con le persone: li avete provati? Cosa ne pensate?
  • Autopromuoversi: vendere i prodotti con varie tecniche.

Oppure dai servizi: raccontiamolo attraverso l’esperienza delle persone o delle partnership. Inoltre teniamo conto dei vari periodi: Natale ha un piano editoriale diverso da Aprile; la stagionalità delle materie  prime (per es. la pianta necessaria ad uno specifico prodotto fiorisce solo in un certo mese; è tempo di Black Friday, parliamo delle promozioni.

A questo punto le rubriche arricchiranno il piano. A noi piace creare degli appuntamenti fissi, come strategia, e quindi per es. ogni martedì pubblichiamo “La rubrica delle recensioni” dove riportiamo il testo di una recensione accompagnata da una fotografia. Questa rubrica lavora su diversi aspetti: informare, educare, dialogare, coinvolgere.

Con questi brevi, semplici ed efficaci istruzioni siete pronti a scrivere il vostro piano editoriale social!

Avete ancora dei dubbi o non vi sentite sicuri?
Inviateci il vostro piano editoriale, daremo volentieri un’occhiata e risponderemo con consigli personalizzati!

Fabio Nieddu & Giulia Siffu

Sisifo Digitale

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