Dal punto di vista tecnico le landing page non sono diverse da tutte le altre pagine del tuo sito ma hanno un obiettivo specifico ed è per questo che sono così speciali.
Immagina di avere una porta d’ingresso dedicata, progettata su misura per accogliere e incanalare i visitatori verso una specifica azione o obiettivo. Questa è esattamente la funzione di una landing page.
In poche parole, è una pagina web autonoma, separata dal tuo sito principale, creata con l’intento di indirizzare i visitatori verso una singola azione, come l’iscrizione a una newsletter, la partecipazione a un webinar o qualsiasi altra azione che tu desideri che il visitatore compia.
Come puoi immaginare le landing page, spesso chiamate anche pagine di destinazione o pagine di atterraggio, rappresentano uno degli strumenti più potenti nell’arsenale del marketing digitale. Ecco perché è così importante strutturarle al meglio e crearne con attenzione il contenuto.
Abbiamo già trattato in profondità le caratteristiche di una landing page in un precedente articolo e abbiamo dedicato una intera Live alle FAQ sulle landing page.
Con questo articolo vogliamo fornirti uno strumento aggiuntivo, una sorta di checklist pratica che puoi tenere sempre sotto mano per verificare che le tue landing page abbiano effettivamente tutti gli elementi chiave per poter essere efficaci.
Cosa non deve mai mancare in una landing page
- Titolo Coinvolgente
Il titolo della landing page è un po’ come il titolo di un libro, deve invitare l’utente a prendere in considerazione ciò che c’è all’interno della pagina.
In 5-6 parole al massimo deve essere chiaro l’obiettivo della pagina e perché dovrebbe interessare all’utente. - Immagine o Video Rappresentativo
Un’immagine vale più di mille parole, giusto? Beh questo concetto è ancor più vero in una landing page in cui il gancio emotivo è essenziale per invitare l’utente a proseguire la lettura. - Testo Descrittivo Breve
qui entra in gioco la parte più logica e razionale del cervello, elenca i benefici e i vantaggi che l’utente può avere facendo l’azione che gli stai chiedendo (anche quelli che ti sembrano scontati). - Chiamata all’Azione (CTA)
La chiamata all’azione deve essere ben visibile e chiara, un bottone è la cosa più utilizzata perché attira l’attenzione ed è un elemento facilmente riconoscibile. L’utente sa già che un bottone è fatto per essere cliccato.
Se la pagina è lunga conviene ripetere la CTA più di una volta.. - Form di Contatto/Sottoscrizione
Se l’azione che desideriamo da parte dell’utente è quella di lasciare i propri dati per essere ricontattato o iscriversi alla nostra mailing list, non può mancare un modulo con i campi richiesti. Ovviamente, più dati chiediamo, più il vantaggio che promettiamo all’utente deve essere alto (altrimenti, chi glielo fa fare?) - Elementi di Fiducia
Ultimo, ma non per importanza, è l’inserimento di elementi che aiutino ad aumentare la fiducia ovvero recensioni, anche in video, dei tuoi clienti, eventuali certificazioni o Award che hai ottenuto, ecc.
La landing page di Netflix sintetizza in pochissime parole tutti i vantaggi del servizio
Struttura e design
Abbiamo visto quali sono gli elementi indispensabili in una landing page, ma come organizzarli?
La parola d’ordine è: chiarezza.
Se vogliamo che l’utente compia una specifica azione non dobbiamo confonderlo con elementi che lo distraggono (come per esempio un menu), frasi fumose o testi illeggibili.
Il design della pagina deve essere pulito e semplice e deve accompagnare l’utente verso la chiamata all’azione.
Anche i testi devono essere chiari, strutturati in box e sintetizzati in elenchi puntati.
Nei sacri testi del marketing si consiglia spesso una struttura che va dalla descrizione della “situazione negativa” che sta vivendo l’utente, evidenziando problemi e difficoltà, alla presentazione della soluzione che offri con elenco dei benefici e dei vantaggi che ne avrebbe l’utente:
- Titolo coinvolgente
- Immagine che aggancia emotivamente
- prima CTA: per gli acquirenti impulsivi
- Situazione negativa che vive l’utente
- Elenco dei problemi e difficoltà che incontra o potrebbe incontrare in futuro
- Presentazione della soluzione
- seconda CTA: per chi analizza razionalmente
- Elenco dei Vantaggi
- Elementi di fiducia
- Ultima CTA: per chi ha bisogno di essere rassicurato
È sicuramente una struttura che funziona ma tieni conto che, ormai, gli utenti sono abituati a questo tipo di pagine e apprezzano anche un po’ di originalità.
Inoltre, se stai chiedendo un’azione che richiede un minimo impegno come l’iscrizione ad una newsletter o il download di un PDF gratuito, non hai bisogno di una landing page molto lunga con tutti questi elementi, è sufficiente un buon titolo con un’immagine efficace, un breve testo e la CTA.
L’importanza di testare e migliorare sempre la landing page
Il lavoro per creare una landing page non finisce con la pubblicazione, al contrario, possiamo dire che è appena iniziato!
Infatti, tutto ciò che scriviamo si basa su delle supposizioni che non sempre corrispondono al vero. Per questo è altrettanto importante testare l’efficacia della landing page.
Come?
Controllando il tasso di conversione ovvero il rapporto tra le persone che “atterrano” sulla pagina e quelle che effettivamente compiono l’azione desiderata.
Per esempio se la pagina viene vista 100 volte e sono solo in 4 quelli che cliccano sulla tua CTA (per es. il pulsante di iscrizione) allora il tasso di conversione sarà del 4%.
La formula corretta è (n° di conversioni/visitatori unici) * 100
Per avere questi dati è importante progettare la pagina in modo che tracci non solo la semplice vista della pagina ma anche l’azione che l’utente deve fare (per es. il click sul pulsante)
Qual è il tasso di conversione ottimale?
Impossibile dirlo poiché dipende dal tipo di pubblico che arriva sulla pagina, dal tipo di azione che stai chiedendo, da dove proviene il pubblico, ecc.
In linea di massima il tasso diminuisce all’aumentare dell’impegno richiesto ed è molto differente se il pubblico che arriva ti conosce già (perché magari proviene da un link inserito nella tua newsletter) o se è la prima volta che ti incontra (perché arriva da un’inserzione pubblicitaria).
Per migliorare le performance è importante testare diversi titoli, testi, immagini, CTA, ecc. sperimentando con un solo elemento per volta in modo da fare modifiche mirate in base ai risultati ottenuti.
Riepilogando, tutto nella landing page deve essere curato e testato: il titolo deve essere coinvolgente, il testo deve essere persuasivo, le immagini devono agganciare l’attenzione e la CTA deve essere chiara. Solo così puoi aspettarti un buon tasso di conversione.
Ora vai a controllare le tue landing page e inizia il processo di miglioramento!
Una risposta