Dopo aver esplorato insieme a Paola alcune buone pratiche per migliorare l’aspetto grafico e il layout del sito, oggi approfondiamo l’aspetto più pratico: come migliorare la navigabilità del tuo sito web.
Se l’aspetto estetico è il motivo per cui un sito web colpisce e rende piacevole l’esperienza dell’utente, una buona navigabilità e un’efficace interazione sono ciò che invoglia l’utente a restare e ad andare al di là della home page.
Non ci stanchiamo mai di ripetere che prima di mettersi a lavorare sul sito e sull’organizzazione dei contenuti è necessario fare un’analisi del business e stendere un piano strategico che permetta di sapere quali sono gli obiettivi del sito, a chi deve parlare e su cosa deve focalizzare l’attenzione.
Migliorare la navigabilità significa aiutare gli utenti a trovare ciò che desiderano ma soprattutto ciò che è strategico per il nostro business. Se non abbiamo le idee chiare su questo punto nulla di ciò che faremo sul sito potrà avere un impatto significativo.
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Struttura e organizzazione dei contenuti
Anche senza che ce ne accorgiamo, la nostra mente organizza, valuta e cataloga migliaia di informazioni al giorno e lo fa molto velocemente.
Per questo è importante che trovi subito una struttura gerarchica ben definita e un’organizzazione logica dei contenuti sulla pagina web che sta guardando.
Questo facilita l’accesso ai diversi contenuti del sito e aiuta gli utenti a trovare ciò che cercano.
Per prima cosa bisogna identificare le voci del menu principale, che devono raggruppare (quasi) tutte le pagine del sito in 5-7 voci al massimo.
Solitamente abbiamo:
- un’area istituzionale che presenta l’azienda, il team, i valori, ecc
- un’area dedicata all’offerta in cui sono descritti i servizi e i prodotti
- i contatti
Il problema nasce nel momento in cui abbiamo molti contenuti da inserire, in questo caso sarà necessario aggiungere dei sotto-menu o, ancora meglio, accorpare i contenuti che sono simili.
Per un e-commerce il megamenu, cioè un menu allargato in cui poter vedere subito tutte le categorie e sottocategorie di prodotti è l’opzione ideale. Qui sotto puoi vedere quello che abbiamo realizzato nel sito di Erbe di Sardegna, uno shop di cosmetica naturale con moltissimi prodotti, categorie e linee di bellezza.
Per un sito aziendale, invece, è meglio privilegiare le pagine che hanno un valore strategico, come quelle dedicate all’offerta e puntare a far capire in modo immediato cosa fa l’azienda e quali sono i suoi punti di forza.
Il menu di navigazione
Oltre a ridurre le voci del menu principale, bisogna anche porre attenzione sul testo di ciascuna voce che deve essere descrittivo e soprattutto riconoscibile.
Se hai una pagina che descrive i tuoi servizi, perché non chiamarla semplicemente Servizi?
Non sto dicendo di essere banale ma tieni conto che l’utente deve comprendere di cosa parla quella pagina PRIMA di cliccare sul menu, se non sa dove porta quella voce, non solo non ci cliccherà sopra ma ci sarà un alto rischio che abbandoni del tutto il sito.
Qui sotto un esempio di restyling che abbiamo realizzato recentemente, un sito che aveva numerose voci nel menu che sono state raggruppate in sole 4 voci principali con un sotto menu che indica chiaramente l’argomento di ciascuna pagina.
Puoi vedere anche l’utilizzo della top bar come menu secondario (anche ai fini SEO).
Ora dirò una cosa che forse è impopolare: è meglio essere banali che troppo originali.
Le licenze poetiche e i guizzi da artisti lasciali ai creativi, che sanno (quasi sempre) quello che fanno e punta sul sicuro.
Il menu deve parlare ai tuoi potenziali clienti, usa i termini che loro userebbero!
Posiziona gli elementi dove l’utente si aspetta di trovarli: il menu principale sul desktop è nella barra superiore, mentre su mobile è nel “panino” cioè quelle tre linee orizzontali che ormai riconosciamo e che ci permettono di aprire il menu.
Ci sono poi delle posizioni aggiuntive che possono essere sfruttate per inserire delle voci di menu meno importanti come la barra del footer e la top bar:
- nel footer devi inserire obbligatoriamente alcuni elementi come la P.Iva e i link alla Privacy e Cookie policy ma puoi usarlo anche per inserire i contatti o il classico Lavora con noi;
- la top bar, invece, è posta subito al di sopra della barra del menu principale e può ospitare il login o le icone social o ancora il numero di telefono se vuoi metterlo in evidenza.
Il menu, ça va sans dire, deve essere sempre uguale e sempre nella stessa posizione in tutte le pagine!
Vuoi sapere se gli utenti capiscono subito la struttura del tuo sito?
Ottimi strumenti per l’analisi sono le heatmap, vere e proprie mappe di calore (e di colore) che evidenziano le zone su cui gli utenti si soffermano o cliccano di più.
Usabilità mobile
Una cosa che NON possiamo più sottovalutare è l’analisi del sito su mobile.
Tieni conto che almeno il 60-70% degli utenti vede il tuo sito su uno smartphone o su un tablet.
Non devi solo controllare che non ci siano errori grossolani come pulsanti che si sovrappongono o testi che vanno al di fuori dello schermo, ma devi studiare al meglio la visualizzazione perché risponda ad una navigazione che è, spesso, più dispersiva, con una connessione più instabile e in un ambiente che potrebbe essere rumoroso.
Questo significa non inserire immagini ad alta qualità, non far partire video in autoplay, non realizzare pagine lunghissime e concentrare tutta l’attenzione dell’utente su pochi elementi strategici.
L’interazione con il sito
Il sito web non è un depliant, ha una potenzialità molto maggiore, è uno strumento che può comunicare con l’utente invogliandolo a interagire attraverso i pulsanti (Call to action), i moduli da compilare e i link stessi.
Puoi inserire una call to action direttamente sul menu, come abbiamo fatto noi, ovvero un pulsante che invita l’utente a fare un’azione per esempio prenotare una consulenza o contattarti.
Se l’utente effettua un’azione, si aspetta una reazione da parte del sito, devi fargli capire che dall’altra parte dello schermo ci sono degli esseri umani!
Quindi predisponi dei messaggi di conferma (o errore!) che siano chiari e ben visibili. Se invia un modulo devo capire subito se l’ha inviato correttamente.
Utilizza gli automatismi come le risposte automatiche via mail o i chatbot per dare subito un riscontro e indica entro quanto tempo si può aspettare una risposta completa.
Sai che si può personalizzare la pagina di errore 404?
La ”pagina non trovata” può essere utilizzata per direzionare gli utenti su ciò che è più importante per te. Ecco cosa ti appare se raggiungi una pagina del nostro sito che non esiste:
Anche questo è un modo per interagire con gli utenti che si sentiranno accolti e coccolati.
Buone pratiche per aumentare la navigabilità del sito
Un punto cruciale per una buona navigabilità è la velocità del sito: non c’è nulla di più irritante che cliccare su un link e aspettare un’eternità (che nel web corrisponde a 2 secondi!) prima di vedere la nuova pagina caricata.
I fattori che concorrono ad aumentare o diminuire la velocità del sito sono veramente tanti, da quelli più tecnici a quelli grafici ma ci sono delle azioni semplici che puoi fare senza l’aiuto di un tecnico:
- alleggerisci il più possibile il sito da contenuti irrilevanti o ridondanti
- rinuncia ad alcune funzionalità se non sono strategiche
- utilizza un servizio di hosting affidabile
- riduci il numero e la dimensione delle immagini
- carica i video su Youtube o Vimeo per inserirli nelle pagine
Un altro modo di agevolare gli utenti a trovare subito ciò che desiderano è quello di aggiungere una funzione di ricerca, utile in particolar modo su siti complessi e ricchi di contenuti come i magazine o gli e-commerce ma anche sui blog aziendali.
Infine, un’attenzione particolare va posta alla struttura dei link interni.
I link sono ciò che crea, di fatto, la struttura del sito e devono essere studiati attentamente perché accompagnano l’utente attraverso le pagine del nostro sito.
Tutte queste pratiche aiuteranno l’utente a orientarsi meglio nel sito, lo faranno sentire a proprio agio e avrà quindi voglia di restare più a lungo, di navigare tra le pagine e di tornare più spesso.
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